Racconti di sapori dimenticati, il blog di Cornucopia 🌱🌞🍂❄

Catalogazione dei vitigni Emiliano-Romagnoli

Siccome sono folle e in più forte del fatto che non ho competenze di tipo agronomico, storico o naturalistico qualsivoglia e quindi nessuna reputazione di attendibilità da rispettare, mi sono imbarcato in questo progetto di catalogare tutte le uve presenti nella regione, partendo da quelle segnalate in repertorio regionale ma comprendendo anche tutte le menzioni di altre varietà indicate in testi più o meno storici (Aggazzotti, Caula, Malavasi, Pincetti ecc.), prendendo già che ci siamo anche DeCo più o meno fantasiose annotandole con opinioni personali e stalci di letteratura tutta da verificare. Si tratta di un progetto per nulla ufficiale e per quanto riporterò note biograifche, invito sempre ad andare molto cauti. Ripeto, sono un semplice appassionato. Alcune di queste uve non sono probabilmente autoctone (andrebbe definito cosa vuol dire “autoctono”, per altro), molte necessitano di analisi genetiche, altre sono menzionate per lo più per completismo ma probabilmente sono solamente omonimi da accertare. In ogni caso, da qualche parte bisogna pur partire.

Laddove troverò testimonianze orali le riporterò come sentite. Questo piccolo-ampio progetto è ambizioso ma è cardine di alcune attività che proverò ad avviare con la collaborazione di imprese e privati del territorio. Diverse sono la fonti che vanno sviscerate e moltissime le varietà appena menzionate qui e li in testi dove probabilmente vengono usati sinonimi, soprannomi o semplicemente trascrizioni con errori ortografici. Per quanto sia un lavoro amatoriale, spero possa fare da base da cui partire per attività di custodia e recupero.

Invito tutti quelli che vedono errori o vogliono consigliare nuove voci a mettersi in contatto con me al’indirizzo info@idea-cornucopia.it.

Si tratta per lo più di mostrare quanto è incredibilmente ampio il panorama della biodiversità locale, quanto certe politiche economiche abbiano promosso pratiche agricole del tutto opinabili (vigneti in pianura, abbandono delle alberate, adozione di varietà non idonee per certe lavorazioni ecc.) e promuovere la salvaguardia della storia locale.

Questo un piccolo estratto da un articolo della Gazzetta di Modena del 1972. Novanta varietà solamente a San Prospero…

L’intero progetto si troverà nella sezione Encyclopedia, metterò un link direttamente in prima pagina.

Gazzetta di Modena 1972 le uve di Staggia

Mick

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