Moretta.
Sinonimia. – Morina.
a) Nozioni generali sul vitigno e sua indole. – Il germogliamento tardivo, cioè verso la seconda decade di aprile. È di vegetazione robusta, e resiste alle brinate ed all’oidio; si coltiva a vigna affidato al palo, ed anche in filare affidato all’albero; a mezzana altezza con uso secco, e a tutt’altezza all’albero, in generale la mezzana altezza è il modo più usuale di coltivazione. I pali sono di robinia o di ca-agno, gli alberi sono generalmente gli olmi. Preferisce la potatura corta, se è coltivato a mezzana altezza. La sua fioritura è tardiva, cioè verso la seconda decade di giu-gno. Il grappolo, prima della fioritura, presenta un colore verde cupo, non ha forma particolare; è di facile allegagione, con fruttificazione buona ed abbondante. La maturazione si compie ad epoca media, ge-neralmente verso l’ultima decade di settembre. Quest’uva è usata per vino. È un vitigno di molta importanza. Il prodotto non uguaglia quello del negrettino, ma è di poco in-feriore.
b) Parte legnosa. — I tralci sono lisci, ingrossati e duri al taglio, con nodi protuberanti e coloriti in bruno; internodi corti. Le gemme sono tomentose e sporgenti.
c) Parte erbacea. — Germoglio cotonoso, unicolore, con foglie rossastre ai bordi. I viticci sono divisi, di color verde gaio, distanti fra loro circa 7 centimetri e molto robusti. La foglia completa ha una grandezza media, di colore verde-cupo alla pagina superiore, che diviene verde-giallastro in autunno. Consistente, morbida, liscia, piana, pelosa a tutte e due le pagine; la pagina inferiore presenta un colore bianco-verdognolo. Tutta la foglia è quinquelobata, a lobi regolari ed ottusi, a seni profondi, larghi ellittici ed al margine chiusi. I lobi della base formano all’inserzione del picciuolo un seno rotondo. La dentatura del margine è larga ed acuta, spiccata, senza essere spuntata in punta, nervature rilevate e non rosseggianti nel centro. La lunghezza del picciuolo è media, esso è robusto ed ha un co-lore rosso cupo. La caduta della foglia si effettua ad epoca media.
d) Frutto. — Il grappolo è fitto e conico, semplice, serrato, con peduncolo corto, piuttosto piccolo. Il raspo poi è di forma conica, di colore verdognolo scuro, con peduncolo robusto e corto; i pedicelli anch’essi corti e di colore ver-dognolo. Gli acini sono piccoli, rotondati sferici costantemente. La buccia è pruinosa, spessa, coriacea e di color nero; non è soggetta ad infradicare. La polpa degli acini è molle, di sapore semplice astringente con vinacciuoli neri-rossastri.
e) Mosto. — Il mosto di quest’uva ha il 20 per cento di sostanza zuccherina ed il 0,525 per cento di acidità.
f) Vino. — Il vino è asciutto, o secco, e serbevole. g) Annotazioni e schiarimenti. — Si ha un’altra varietà di uva a grosso grappolo, conico o piramidale, alato, con acino rotondo e meno serrato del piccolo grappolo della varietà descritta. Avente la stessa buona qualità, merita l’attenzione dell’am-peloografo, e se ne darà la descrizione1.
- Bolletino Ampelografico ↩︎